Etichette

martedì 13 ottobre 2009

IL PIACERE E' TUTTO MIO

“Pronto? Oh, buongiorno cara signora! Che stavo facendo? Ma niente, per l’appunto ero qui che pensavo proprio a lei e cincischiavo un po’ per conto mio, trastullandomi per così dire tra me e me. Sa, mi figuravo solo soletto i suoi glutei alti e sodi, lavorando un poco di immaginazione e armeggiando di conseguenza… In questo futile giocherellare indugiavo anche in fantasie, del tutto private e unilaterali sia ben chiaro, riguardo alle sue gambe nervose e slanciate, nonché la consistenza di seni e cosce, con le suggestioni e gli stimoli che tutto ciò ovviamente comporta… E così fantasticando e manipolando con le dovute tecniche e modalità, beninteso nel massimo rispetto della sua persona, lei comprenderà , son giunto a procurarmi una soddisfazione devo dire alquanto piena. Oh, quale non è stato il mio compiaciuto appagamento! Davvero, il piacere è tutto mio. Perciò non avrà nulla in contrario, ne sono certo, se il nostro incontro previsto per staserà slitterà alla prossima settimana. A presto, buonasera.”
Non vedrei pregiudizi cointro i Nomadi: i Dik Dik e i Pooh ne hanno sempre parlato benissimo.

Il meglio per i pavimenti: la favolosa Cera una volta.

Profeta a corto di verità bibliche vende luoghi comuni a prezzi stracciati. Ore pasti.

"Certo, le ragazze d'oggi sono ben diverse..." "Ma tu come lo sai, papà?" "Mmmm...dai film di James Bond!"

Giornalisti analfabeti? Noooo: diversamente scriventi.

Chi medita vendetta dedica la vita al nemico.

I vestiti belli si mettono. Quelli bellissimi si tolgono.

L'ideologia è la clausura dell'intelligenza.

La caduta di stile presuppone uno stile. Molti non corrono questo rischio.

mercoledì 22 luglio 2009

Boutique di tanga e bikini: Facili Costumi

Due terzi di fiducia e uno di realismo. Mescolati, non agitati

Era tanto odioso che quando morì gli chiesero il bis

Ennesima conferma delle ingiustizie tra i sessi: il significato, rispettivamente, di cazzata e figata.

La persona è interessante, a volte bella. La gente no.

Tacchi a spillo, stivaletti: calzaturificio edonistico Scarpe Diem

Subdolo e maligno interlocutore: non rispondendoti ti lascerò col peso delle tue parole.

I grandi fanatici non rubano, forse già sazi di disonestà intellettuale.

Nessun uomo sopporta tutta la realtà

L'ironia è il filtro tra l' essere e la tragedia

Pago tutto io, lei è di facili consumi.

Non limitiamoci a una contraccezione passiva: per tutti finalmente c’è PIPPO, IL PRESERV’ATTIVO! Raccomandato dalle migliori pornodive.

Non era Proust, era Prost: ma anche lui deve recuperare il tempo perduto...

Che dramma fuggire e non essere inseguiti

Il candidato progressista punterà tutto sull’immagine e i computer. Ce la farà? Ai posters l’hardware sentenza.

Marx & Engels, che ditta! Uno ha fatto il Capitale, l’altro gli interessi.

Tutti oggi tendono a darsi un certo tono. L’impiegata fa la distinta, l’operaio la lotta di classe, il salumiere l’affettato. Spesso l’uomo di finanza è ricercatissimo.

Cosa può essere un Circolo Vizioso? Be’, tutto il contrario di un Ente Morale!

L’evoluzione della morale: dall’Etica all’etichetta.


Montecarlo, anni Ottanta. Prima Republica. Una coppia di belli siede ai tavoli di un caffè all’aperto. Facce da ricchi, clima lussuria-Basso Impero.
Lei a lui (impaziente): “Non arriva il Veuve-Cliquot che hai ordinato?”
Lui al cameriere: “S’il vous plait: monsieur Cliquot, il n’est pas encore mort ?"

Cooperativa Infortuni Auto Pubbliche: Dio Tassista.

Pedofilia, Italia al quinto posto. Napolitano: “Si può fare di più!

Raccapricciante a Milano: docente Bocconi trovato supino

Fuga di Bach con la Nona di Beethoven

“Scherzi o parli seriamente?" "Che differenza c'è?"

Amore, ti stupirò con gli affetti speciali.

Yuppy pentito: "Com'era lordo il mio prodotto interno..."

Dopo il tragico deragliamento, interpellanza al Ministro dei Trasporti: " Che ne sai della nostra ferrovia, che ne sai? "

Eufemismi della crisi : "... e così Assunta restò tale solo di nome."

Al giorno d'oggi tutti tendono a darsi un certo tono. L’impiegata fa la distinta, l’operaio la lotta di classe, il salumiere l’affettato. Spesso l’uomo di finanza è ricercatissimo.

La libertà è una ragazza spensierata, la responsabilità una zia severa. La paura? Una sorellina timida, che va ascoltata.











Telefono Erotico

“Ben-venuto, e congratulazioni per la scelta! Se scegli l’opzione Vado e Vengo, digita uno. Se invece opti per la formula semplificata Porno Subito, oggi in promozione, digita due e resta in linea per non perdere la priorità.
Altrimenti formula con voce chiara la tua richiesta. Avrai subito un avviso di chiavata!

Bzbzbzxxxmmm…..

Scusa, non ho capito. Puoi ripetere?

Bzbzbzxxxmmm…..

Non ho capito, abbi pazienza. Ripeti chiaramente: desideri un “Tombino”?

Bzbzbzxxxmmm…..

Cerchi Rapporti Urali? Premi cancelletto, e risponderà Natascia. Preferisci URL- ORG PUNTO G? Sei-uno-tre. Se invece pretendi un’équipe di ragazze tutte per te, sei-uno-scemo se le chiedi a un telefono. Biiip, clìc, fine.

sabato 24 gennaio 2009

Il (vero) testamento di De André

Conobbi Fabrizio De André in casa di amici, nei primi anni Sessanta. Era un giovanotto timido, elegante, molto schivo. Dovevamo pregarlo molto perché osasse prendere la chitarra. Eravamo a Genova, città conservatrice e chiusa. E quel Re Carlo reduce di guerra che si imbatte in una facile avventura agreste con una prostituta circolava quasi sottobanco, in un 45 giri dall’aria vagamente fatta in casa. La canzone era un po’ goliardica, le ragazze bene arrossivano a dire puttana, eppure anche quella era già emancipazione…
Le prime canzoni erano spesso traduzioni da Brassens, o a lui comunque ispirate, spesso anche un po’ ingenuamente. Fabrizio non si vergognava di usare il rimario. Poi il suo discorso poetico e musicale evolve, si fa raffinatissimo, nelle orchestrazioni e nei testi: scrive brani come Via del Campo (vicolo genovese di travestiti e prostitute), ma anche pezzi sentimentali, come La canzone dell’amore perduto, Valzer per un amore, Amore che vieni amore che vai. Tra le più belle canzoni del repertorio italiano, in assoluto. Con gli anni, il suo percorso si fa più ricco e complesso: l’esemplare composizione dedicata all’universo della tossicodipendenza, quel tragico disperatissimo Cantico Dei Drogati, è ispirato ai poeti maledetti della tradizione francese, come François Villon. In seguito De André tocca spunti religiosi, con i racconti dei Vangeli, e le figure di Cristo e Maria, che il cantautore tratta con una religiosità tutta laica ma intensamente spirituale, attraverso una personalissima sublimazione fatta anche di materia e carnalità.
La lezione di Andrè è artistica, il suo vero testamento è poetico e non politico. Eppure oggi, in una foga compulsiva che vorrebbe tutti ideologicamente schedati o reclutatibili, lo si vorrebbe idealmente collocare nell’ ambito politico-culturale della sinistra. Operazione arbitraria e anche un po’ manipolatoria. Nulla di più lontano dalla realtà di un poeta individualista, anarchico, misantropo, di estrazione borghese coltissima, ancorché ripudiata. Da vero artista, Fabrizio De Andrè si sottrae ai parametri dell’ideologia, da individualista solitario e sarcastico non è interessato a categorie che anche lontanamente sappiano di pubblico o collettivo : il suo discorso è squisitamente privato, esistenziale, al centro del suo mondo trovi gli emarginati e i derelitti, non la classe operaia. Insofferente di ogni gerarchia (detestava “i gendarmi con i pennacchi e con le armi”), tantomeno avrebbe sopportato quella di partito. E la sua religiosità, per quanto terrestre, si direbbe inconciliabile col greve materialismo di quegli anni.

venerdì 23 gennaio 2009

Lei progressista, lui conservatore. Incitando la nazionale, la moglie si sgola: “Italia, forza!” Quando rientra a casa, il tenero marito la saluta: “Ciao, bella!” Entrambi stanno attentissimi.